Canzoni Rousseau
La canzone dell’89
Originale – parte 1
Hanno i vestiti tutti puliti
e gli zaini ordinati
senza sale dietro le orecchie
coi capelli pettinati
Quando arrivano al campeggio
educati e rispettosi
lasci passare due o tre giorni
che diventano schifosi
Sono i figli dei Rousseau
questi Rousseau della Pinetina
che mangerebbero gelati
dalla sera alla mattina
Loro vivono nelle tende
come i lupi nelle tane
ma non appena ci metton piede
le riducono in letame
Gli puoi fare qualunque cosa
sono buoni come il pane
ma se non han la pancia piena
loro gracchian come rane
Sono i figli dei Rousseau
questi Rousseau tanto amati
che trasformano i bambini
in teppistelli malfamati
Per l’ASL – parte 1
Hanno i vestiti tutti sporchi
e gli zaini disordinati
con sale dietro le orecchie
coi capelli spettinati
Quando arrivano al campeggio
maleducati e irrispettosi
lasci passare due o tre giorni
che diventano favolosi
Sono i figli dei Rousseau
questi Rousseau della Pinetina
che mangerebbero spinaci
dalla sera alla mattina
Loro vivono nelle tende
come i lupi nelle tane
ma non appena ci metton piede
le puliscono per bene
Gli puoi fare qualunque cosa
sono buoni come il pane
ma se non han la pancia piena
loro gracchian come rane
Sono i figli dei Rousseau
questi Rousseau tanto amati
che trasformano i bambini
in perfetti laureati
Originale – parte 2
Lavar piatti come matti
pulir cessi e gabinetti
ma le chiamano vacanze
monitori maledetti
Lavorate fetentoni
raccogliete mozziconi
raccogliete le cartacce
senza fare tante facce
Alla mattina vanno al mare
asciugamano sulle spalle
pestan piedi, calli e mani
se ne fregan se li chiami
Di andare a letto non se ne parla
stanno svegli fino all’alba
e continuano a vagare
per cercare di cuccare
Sono i figli dei Rousseau
monitori e ragazzini
quelli che ne parlan male
non son stati mai bambini
Per l’ASL – parte 2
Lavar piatti come matti
pulir bagni e gabinetti
ma le chiamano vacanze
monitori prediletti
Lavoriamo tutti assieme
raccogliamo sigarette elettroniche
raccogliamo le cartacce
senza fare tante facce
Alla mattina vanno al mare
asciugamano sulle spalle
appoggiano piedi, calli e mani
e ti ascoltano se li chiami
Di andare a letto te lo chiedono loro
quando hanno finito il lavoro
e continuano a pulire
prima di andare a dormire
Sono i figli dei Rousseau
monitori e ragazzini
quelli che ne parlan bene
non son stati mai bambini
Sono i figli dei Rousseau
sempre puliti fino al collo
ci puoi scommettere che son puliti
anche quando l’ASL non fa il controllo
Attenti ai Rousseau
Nella piazza di Castagneto
la gente guardava con ammirazione
i bambini dei Centri Rousseau
arrivati con Panda e furgone
ATTENTI, ATTENTI AI ROUSSEAU!
ATTENTI, ATTENTI AI ROUSSEAU!
In Pinetina si sta tranquilli
solo quando non c’è nessuno
grandi riunioni, giochi, corvée
uno per tutti e tutti per uno
ATTENTI, ATTENTI AI ROUSSEAU!
ATTENTI, ATTENTI AI ROUSSEAU!
Walter prepara prelibatezze
come De André usa la rima
Piero e Soriano costruiscono giochi
come non si era mai visto prima
ATTENTI, ATTENTI AI ROUSSEAU!
ATTENTI, ATTENTI AI ROUSSEAU!
Siamo tutti dei Centri Rousseau
monitori e ragazzini
quelli che ne parlan male
non sono mai stati bambini
ATTENTI, ATTENTI AI ROUSSEAU!
ATTENTI, ATTENTI AI ROUSSEAU!
L’ultima strofa l’abbiamo rubata
alla canzone dell’89
ma ci sembrava giusto riprendere
lo stesso filo, la stessa questione
EVVIVA, EVVIVA I ROUSSEAU!
EVVIVA, EVVIVA I ROUSSEAU!
EVVIVA, EVVIVA I ROUSSEAU!
EVVIVA, EVVIVA I ROUSSEAU!
Favola
È una canzone di Eugenio Finardi (dedicata alla “piccola Fragola”) che cantiamo spesso per la buonanotte ed è quindi entrata nel nostro repertorio classico, la potete trovare a questi link:
- solo testo: Favola Testo Eugenio Finardi
- testo e accordi: Favola – Eugenio Finardi, testo e accordi per chitarra, by Testoeaccordi.it
- versione cantata e musicata (su YouTube): Favola – Eugenio Finardi – YouTube
- sito ufficiale dell’autore: EUGENIO FINARDI | Cantautore Rock | Euphonia Tour 2024
Monitore paura non ne ha
Partiam tutti puliti anche se dura poco
le tende sotto il sole, la testa mi va a fuoco
MONITORE PAURA NON NE HA!
MONITORE PAURA NON NE HA!
Chilometri di spesa, riunioni anche di notte
un etto in meno al giorno, le ossa tutte rotte
MONITORE PAURA NON NE HA!
MONITORE PAURA NON NE HA!
Il turno è itinerante, facciamo tante spole
Piero Paperini dentro il nostro cuore
MONITORE PAURA NON NE HA!
MONITORE PAURA NON NE HA!
I pomeriggi in spiaggia, la pelle ustionata
mentre la commissione organizza la giornata
MONITORE PAURA NON NE HA!
MONITORE PAURA NON NE HA!
Quando c’è la corvée tutti scappano via
ma con l’animazione ritorna la magia
MONITORE PAURA NON NE HA!
MONITORE PAURA NON NE HA!
Scherzi senza senso, stiam bene in compagnia
guardandoci da fuori sembriam da psichiatria
MONITORE PAURA NON NE HA!
MONITORE PAURA NON NE HA!
MONITORE PAURA NON NE HA!
MONITORE PAURA NON NE HA!
CANDEGGIO!
Ascolta Monitore paura non ne ha
La canzone dei denti
Senti che puzza, un’altra giornata
in questi nostri campi Rousseau
L’odore di morte pervade la stanza
Aprite la finestra o morirò
Poi i monitori ci buttano in doccia
mi aggrappo alla porta, vincerò?
Ma in animazione faremo baldoria
e vendicheremo il nostro onor (odor)!
E poi a d’un tratto proprio sul più bello
L’ennesimo scherzo
Ci guardan fisso come uno stoccafisso
e ci dicono in coro:
LAVATEVI I DENTI, PULITE QUEI DENTI
DETERGI IL TUO APPARATO DENTAL
SCIACQUATEVI I DENTI, TERGETE QUEI DENTI
E IL VOSTRO SORRISO SPLENDERÀ
Sgrassatevi gli ossi orali!
Ascolta la canzone dei denti