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La nostra vacanza preadolescenti 11-14 anni

Le spinte di autonomia dalle figure adulte, lo sviluppo a volte rapido del proprio fisico, parallelamente al timore dell’inadeguatezza della propria personalità, suggeriscono la necessità di offrire al ragazzo e alla ragazza preadolescente un contesto sufficientemente libero, ma riconosciuto come sicuro.

La vacanza Rousseau è caratterizzata da:
  • Il bisogno di essere presenti in una struttura non esclusivamente nostra (un campeggio turistico) viene incontro il bisogno dei/delle preadolescenti di entrare gradualmente in contatto con il mondo esterno.
  • La necessità per i/le ragazzi/e di restare all’interno di un gruppo a cui hanno ancora bisogno di appartenere.
  • Una forte mediazione della figura adulta: autorevole riferimento e sostegno nel bisogno.
  • L’acquisizione di strumenti di emancipazione e autonomia di giudizio, fondamentale obiettivo di un percorso che coinvolga ragazzi/e di questa fascia d’età.
  • Un modello educativo che pone al centro la solidarietà e la cooperazione come valori fondanti.
  • La comunità stessa, con i suoi bisogni e le sue potenzialità, che diventa lo strumento educativo principale.

Le tende, scelte dai/dalle ragazzi/e il primo giorno di turno, ospitano dai sei agli otto posti letto, uno o due dei quali sono occupati da adulti/e, garantendo così un rapporto notturno di 1 a 5. Il gruppo tenda, essendo più piccolo, presenta dinamiche più semplici da affrontare per i/le ragazzi/e, talvolta disorientati/e nei primissimi giorni dell’esperienza, e facilita e sedimenta le relazioni.

Il campeggio in Sardegna è situato in una zona riservata del Camping La Liccia, frequentato, nel periodo estivo, soprattutto da giovani, italiani/e e stranieri/e. A pochi chilometri dal centro cittadino sulla strada provinciale per Sassari, La Liccia è un campeggio moderno e attrezzato, posto su una collina che guarda il mare della spiaggia di Rena Maiori e una serie di altre splendide calette intervallate da scogliere che preannunciano la baia di Santa Reparata e poi l’incantevole penisola di Capo Testa. Accessibili a piedi (o in macchina) sono la già citata Rena Maiori e la cosiddetta spiaggia piccola, una piccola baia riparata dai venti e dalle correnti, base di partenza per le escursioni in kayak, nonché ottimo punto di riferimento per gli amanti dei tuffi e delle immersioni per la presenza di isolette rocciose facilmente raggiungibili a nuoto.

L’area riservata alle Officine Rousseau all’interno de La Liccia è situata in una zona relativamente isolata dal resto del campeggio e si compone di robuste tende a campana per comunità.

Il centro della vita della comunità è la pagoda, ossia una struttura esterna stabile, coperta e illuminata, situata nell’area riservata alle Officine Rousseau, per permettere agli/alle adulti/e di tenere costantemente la situazione sotto controllo.

In pagoda i/le ragazzi/e e gli/le adulti/e pranzano, qui vengono tenuti laboratori e si organizzano feste e spettacoli, qui si riunisce l’assemblea di tutta la comunità per affrontare problemi o semplicemente per programmare gite e attività. L’area dispone di una zona dedicata alla cucina per comunità.

A disposizione dei/delle ragazzi/e sono anche tutte le strutture del campeggio.


La gestione delle attività di tutto il gruppo è affidata all’assemblea, a cui prendono parte tutti i membri della comunità. Qui i/le ragazzi/e sono responsabilizzati/e e, affiancati/e dagli/dalle adulti/e, organizzano laboratori, tornei sportivi, gite. Le riunioni plenarie avvengono in pagoda, dove sono effettuate anche le comunicazioni d’interesse generale.

Se la situazione lo richiede, le assemblee si fanno carico di affrontare problemi individuali e collettivi, legati all’età dei/delle ragazzi/e, ai loro rapporti reciproci e con il gruppo, alla situazione.

Chiunque può porre all’attenzione della comunità le questioni che ritiene necessario discutere, e viene dedicata la dovuta attenzione da parte degli/delle adulti/e nel preparare questi momenti.


La partecipazione attiva dei/delle ragazzi/e non si limita ai momenti decisionali, bensì si estende alla gestione, con gli/le adulti/e, di tutti i momenti della comunità. La pulizia degli spazi comuni, delle stoviglie, fino alla stessa attività di cucina, sono distribuite su diverse corvée.

La possibilità di lavorare assieme in un’atmosfera serena e partecipativa stabilisce il setting ideale alla creazione di nuove amicizie e al consolidamento dei rapporti, e fornisce inoltre agli/alle adulti/e ambiti privilegiati di comunicazione con i/le ragazzi/e che presentano esigenze specifiche.

Per superare positivamente l’esclusività delle relazioni interne al gruppo tenda e per differenziare le attività rispondendo alle esigenze del gruppo, queste vengono pensate per gruppi opzionali.

Seguono questo schema tutti i laboratori – ormai tradizionali quelli di batik, creta, musica, clownerie e teatro, ma se ne possono pensare molti altri – ed eventuali commissioni proposte dai/dalle ragazzi/e.


I tornei sportivi, in genere di calcio, pallavolo, ping pong e biliardino coinvolgono spesso i/le ragazzi/e di altri gruppi presenti in campeggio, dando vita a coinvolgenti disfide internazionali.
Una menzione particolare va fatta riguardo i kayak. La frastagliata costa del tratto di mare che interessa il campeggio, per la suggestività dei paesaggi e la protezione dalle correnti marine offerta dalle numerose baie e insenature, si presta molto bene all’attività canoistica, alla quale è sempre presente un/a adulto/a ogni due kayak.

Quasi tutti i giorni c’è la possibilità di recarsi in spiaggia, quella del campeggio o, durante le uscite, una delle incantevoli calette costiere.

In mare i/le ragazzi/e vanno solo insieme agli/alle adulti/e; il rapporto numerico in acqua è di 1 a 5. Le serate sono prevalentemente strutturate, a turno, da un gruppo di ragazzi/e e monitori/trici (es. gruppo tenda) per l’intera comunità, con spettacoli, giochi di gruppo e discoteca.

Si partecipa anche alle attività di animazione predisposte dal camping: tornei, concerti dal vivo, serate di cabaret; tuttavia, si preferisce esserne promotori/trici.

In questo senso va intesa la tradizionale festa finale: una serata di spettacolazione organizzata dalle Officine Rousseau, dal palco de La Liccia. Alla preparazione della serata sono spesso finalizzati molti dei laboratori del turno, come per esempio scenografia, teatro e costumazione.


Una parte considerevole della vacanza viene dedicata all’esplorazione della Gallura, alla scoperta di un territorio ricco di tradizioni. Il rapporto con la realtà di Santa Teresa, soprattutto nei periodi del turismo esagerato, non è sempre facile, ma sicuramente stimolante in fase di rielaborazione del vissuto dei/delle ragazzi/e. Per ciò che riguarda le vere e proprie trasferte, queste avvengono sovente per piccoli gruppi, ma anche con tutti/e i/le ragazzi/e del turno utilizzando pullman di linea. Le gite contribuiscono a creare un clima sereno, cementano le amicizie, permettono di consolidare i gruppi tenda sin dai primi giorni, sono un tesoro dal punto di vista esperienziale, contribuendo alla crescita dell’individuo e del gruppo.

Tra le mete più ricorrenti: le spiagge di Capo Testa, la Valle della Luna con le sue suggestive rocce scolpite dal vento, Cala Sarraina, l’Isola Rossa, il borgo fortificato di Castelsardo, l’antica urbe di Tempio Pausania e il vicino Monte Limbara, le Terme sul Coghinas, l’Isola di Caprera, splendida riserva naturale protetta, la città di Palau.

Sono anche previste serate folcloristiche promosse dall’A.A.S.T. di Santa Teresa o di Tempio, visite guidate ai sugherifici sardi.

C’è inoltre la possibilità di un’escursione su un vero e proprio trenino liberty a scartamento ridotto, sulla vecchia linea Tempio-Palau, tra viadotti impressionanti, strapiombi rocciosi e gallerie stile Far West.

Le uscite non sono mai predeterminate: nei primi giorni si forma una commissione gite con i/le ragazzi/e interessati/e, che prende i contatti locali necessari e predispone un calendario di massima.