Sabato 12 e domenica 13 ottobre le Officine Rousseau sono atterrate in quel di Canzo per il secondo ritrovo associativo annuale. La partecipazione all’evento è stata numerosa e a colpirci sono stati soprattutto i diversi genitori, che nell’arco delle due giornate si sono aggregati al nostro gruppo.
Il tutto è iniziato sabato mattina, quando, davanti alla stazione di Canzo, abbiamo scoperto che per arrivare a Prim’Alpe ci aspettava ancora un’ora di camminata. Un trekking mattutino che ha subito scaldato il nostro corpo o forse lo ha colto alla sprovvista, vista la stanchezza che ha colpito il gruppo dopo soli venti minuti di camminata. Le sorprese non sono mancate, in particolare il buon Tarek, che pensava di non dover affrontare tale fatica e si era comodamente portato un trolley come valigia; ma il sentiero “Spaccasassi” non era certo il suolo migliore su cui far rotolare le delicate ruote del trolley, così la salita ci ha visti portare a quattro mani questo fardello, e giunti finalmente alla meta abbiamo tutti tirato un sospiro di sollievo.
Per riprendere energie abbiamo così pranzato con i panini che ci siamo portati da casa e una volta riacquistate le forze siamo finalmente entrati dentro Prim’Alpe, un rifugio, un tempo cascina, gestito da Legambiente, come gentilmente ci ha spiegato Federico il rifugista; un luogo che già in passato ha ospitato le Officine per eventi e formazioni.
A causa di alcuni ritardi il gruppo della prima giornata si è formato per intero solo verso sera e le attività sono dunque partite un po’ dopo. Per ingannare l’attesa e permettere a tutti gli associati di partecipare alla prima discussione abbiamo iniziato con il dividerci nelle stanze. Giunti finalmente anche gli ultimi, eravamo pronti a partire. I bambini hanno preparato l’animazione serale, un gruppo di genitori affiancati da alcuni ragazzi si sono lanciati nell’organizzazione delle corvée, mentre altri ancora insieme agli adolescenti e ai monitori si sono ritrovati nella sala comune per discutere delle vacanze estive. In particolare, è stato molto utile svolgere un’attività che doveva sostituire la mancata verifica del turno con gli utenti; questa consisteva in una riflessione intorno a dei macrotemi usciti nelle vacanze e nel sollevare aspetti di criticità che sono emersi in turno in relazione a quelle tematiche. Il lavoro svolto inizialmente all’interno dei piccoli gruppi è stato animato da grandi discussioni, dove anche diversi genitori hanno detto la loro e partecipato attivamente. Per questioni di tempo l’attività si è poi potuta concludere solo il mattino seguente.
Arrivato l’orario di cena la cuoca Diana ha dato inizio alle danze portando pentoloni pieni di bontà e saziando tutti i palati. La serata si è poi conclusa con la fantastica animazione organizzata dai bambini, dove tra ninja e buchi neri tutti hanno partecipato divertendosi. Prima di andare a dormire c’è stato anche un momento di relax finale. Una volta preparato un gran falò ci siamo messi intorno al fuoco a cantare De André e a giocare a Lupus; il calore delle fiamme ha cullato il sonno di tutti che lentamente sono tornati nelle rispettive stanze.
La seconda giornata è iniziata presto, e dopo una rapida colazione ci siamo subito messi al lavoro. Tutti insieme in un grande cerchio abbiamo esposto a turno aspetti positivi che hanno riguardato le nostre vacanze estive e trovato modalità di risoluzione ad eventi spiacevoli accaduti; a prendere parola sono stati in molti, dai bambini sino ai genitori che hanno condiviso riflessioni su quanto gli è stato raccontato dai propri figli. Finito questo momento ci siamo suddivisi in tre gruppi e dopo un breve brainstorming abbiamo condiviso attraverso un’attività di mimo quello che per noi vogliono dire le parole: commissioni, Officine Rousseau, assemblea. Tre strumenti cardine del nostro modello pedagogico.
Dopo un pranzo delizioso abbiamo riordinato e pulito tutti gli ambienti usati e dopo una veloce sociometria ci siamo congedati. Il weekend è stato un momento davvero prezioso, e al di là delle attività svolte che sono state molto utili per approfondire temi, problemi e suggestioni emerse durante i turni estivi, è stata la grande partecipazione delle famiglie che ci ha entusiasmato. Vedere il corpo associativo prendere parte così attivamente alle iniziative delle Officine, ci ha dato molta carica per proseguire nel nostro percorso di crescita. Spero che in futuro si ripresentino altre occasioni simili perché sono linfa vitale per quello che facciamo.